L’avvento dell’intelligenza artificiale (AI), in particolar modo l’AI generativa, ha trasformato numerosi aspetti della vita quotidiana, incluso il campo dell’educazione. I nostri alunni hanno a disposizione uno strumento molto potente che può rivoluzionare, anzi lo farà sicuramente, il modo di studiare, ricercare e apprendere. Tuttavia, come ogni tecnologia emergente, anche l’AI presenta sia punti di forza che di debolezza. In questo articolo, esploreremo come gli studenti possono sfruttare al meglio l’intelligenza artificiale per arricchire il loro percorso educativo, evitando al contempo le insidie del copia e incolla che possono compromettere l’apprendimento autentico.

Punti di forza dell’AI nell’educazione

  1. Personalizzazione dell’apprendimento: L’AI può analizzare le prestazioni e le preferenze di apprendimento di ciascun studente, offrendo materiali didattici personalizzati che si adattano al loro livello di competenza e ai loro interessi. Questo approccio individualizzato può migliorare significativamente l’efficacia dello studio.
  2. Accesso a risorse vaste e variegate: Gli alunni hanno a disposizione un numero quasi infinito di risorse didattiche. L’AI può aiutare a filtrare, raccomandare e fornire materiali di studio di alta qualità, risparmiando tempo e facilitando la ricerca di informazioni pertinenti.
  3. Supporto 24/7: Le piattaforme basate sull’AI, come i tutor virtuali, possono offrire assistenza e chiarimenti in qualsiasi momento, rendendo lo studio più flessibile e accessibile.
  4. Creatività amplificata: La AI generativa può produrre una vasta gamma di contenuti, dalla scrittura di testi, all’arte visiva (immagini e video) e alla musica, spesso in modi che possono sembrare nuovi e innovativi.

Punti di debolezza e rischi

  1. Dipendenza dal copia e incolla: La facilità di accesso a informazioni può tentare gli studenti a copiare e incollare contenuti senza un’effettiva comprensione o elaborazione critica, minando così l’apprendimento profondo.
  2. Carenza di pensiero critico: L’uso improprio dell’AI può limitare lo sviluppo di competenze cruciali quali il pensiero critico e la capacità di risoluzione dei problemi, poiché gli studenti potrebbero affidarsi eccessivamente alla tecnologia per trovare soluzioni.
  3. Disuguaglianze nell’accesso: Non tutti gli studenti hanno lo stesso livello di accesso alla tecnologia avanzata, il che può creare divari nell’opportunità educativa tra i discenti.

Come sfruttare al meglio l’AI senza cadere nella trappola del copia e incolla

  1. Promuovere l’elaborazione critica: Insegnanti e genitori dovrebbero incoraggiare gli studenti a usare l’AI come punto di partenza per la ricerca, spingendoli ad approfondire e a riflettere criticamente sulle informazioni trovate.
  2. Integrare l’AI con metodologie didattiche tradizionali: L’AI dovrebbe essere vista come un complemento, non come un sostituto dell’insegnamento e dell’apprendimento tradizionali. L’interazione umana e la discussione in classe restano fondamentali per lo sviluppo delle competenze sociali e comunicative.
  3. Formazione sull’uso etico dell’AI: È essenziale educare gli studenti sull’uso etico delle tecnologie, compresa la necessità di citare le fonti e di distinguere tra l’apprendimento autentico e il semplice copia-incolla.

Come accedere

Ci sono molte possibilità per accedere al mondo dell’AI generativa. Di seguito ne verranno indicate alcune tra le più usate.

  • Google AI: Ogni colosso digitale ha sviluppato il suo modello di AI. Google, ha presentato da pochissimo (6 dicembre 2023) il suo, Gemini. Anche in questo caso è disponibile per il grande pubblico una versione gratuita limitata, accessibile per tutti gli utenti in possesso di un account Google, ma sono già disponibili diversi piani di abbonamento per le diverse esigenze (Gemini sarà presto integrato in tutti gli applicativi come Gmail, Documenti, Fogli, Moduli, Presentazioni, ecc, ecc.
  • Microsoft: L’azienda di Bill Gates ha investito molto sull’AI a tal punto da integrare gratuitamente nel proprio browser Edge un modello di chatbot basato su ChatGPT 4. È possibile anche accedere a questo modello visitando il sito web dedicato Copilot. Il suo punto di forza è l’integrazione con tutte le app di Microsoft 365, non serve dover sottolineare il potenziale di tale integrazione.
  • Perplexity AI: ultimo di questa breve lista è Perplexity. Perplexity è un assistente di ricerca gratuito progettato per fornire risposte precise e concise alle domande degli utenti. Rispetto ad altri modelli di chatbot, come quelli basati su regole o quelli che utilizzano reti neurali ricorrenti, Perplexity si distingue per l’utilizzo di un’architettura avanzata basata su trasformatori. Un aspetto distintivo di Perplexity è la pratica di citare sempre le fonti delle informazioni fornite, oltre a evidenziare le pagine pertinenti per una specifica ricerca. Questo approccio rende Perplexity un’opzione interessante per sostituire Google come motore di ricerca.

Il futuro: AGI – Intelligenza Artificiale Generale

L’intelligenza artificiale generale si riferisce a un’ipotetica macchina che possiede l’abilità di comprendere, apprendere o eseguire qualsiasi compito intellettuale che un essere umano possa fare. Una vera AGI sarebbe in grado di ragionare, pianificare, risolvere problemi, pensare in modo astratto, comprendere idee complesse, imparare rapidamente da esperienze limitate e adattarsi a nuovi contesti. L’AGI rimane un obiettivo a lungo termine della ricerca sull’AI, con significative implicazioni etiche, sociali e tecnologiche. La realizzazione di un’AGI richiederebbe avanzamenti che permettano alle macchine di avere una forma di coscienza o autocoscienza, qualcosa che va molto oltre le capacità delle attuali tecnologie AI.

In sintesi, mentre l’AI generativa si concentra sulla creazione di nuovi contenuti in specifici domini, l’AGI mira all’ambizioso obiettivo di creare macchine con capacità cognitive paragonabili a quelle umane, capaci di operare in modo indipendente attraverso una vasta gamma di compiti e contesti.

Potenziali benefici:

  • Risoluzione di problemi complessi: L’AGI potrebbe aiutarci a trovare soluzioni a problemi attualmente irrisolvibili, come cure per malattie, mitigazione dei cambiamenti climatici, e avanzamenti scientifici.
  • Incremento dell’efficienza: Potrebbe automatizzare compiti che richiedono attualmente intelligenza umana, aumentando l’efficienza e liberando le persone per compiti più creativi e meno ripetitivi.
  • Progresso scientifico e tecnologico: L’AGI potrebbe accelerare il progresso in tutti i campi della conoscenza umana.

Potenziali rischi:

  • Problemi etici e di controllo: Come garantire che l’AGI abbia obiettivi allineati con il benessere umano e come mantenere il controllo su sistemi potenzialmente più intelligenti di noi.
  • Disuguaglianza e disoccupazione: Se non gestito correttamente, l’AGI potrebbe aumentare la disuguaglianza economica e causare disoccupazione su larga scala in molti settori.
  • Rischi esistenziali: In scenari estremi, un’AGI non allineata con gli interessi umani potrebbe rappresentare una minaccia per l’umanità stessa.

In conclusione, se e quando l’AGI diventerà una realtà, sarà fondamentale che la sua creazione e integrazione nella società siano guidate da un’attenta considerazione delle implicazioni etiche, sociali e di sicurezza. La collaborazione internazionale, la regolamentazione e le linee guida etiche saranno cruciali per assicurare che i benefici superino i rischi.

Conclusioni

L’intelligenza artificiale ha il potenziale per trasformare radicalmente l’educazione, offrendo opportunità senza precedenti per personalizzare e arricchire l’apprendimento. Tuttavia, per realizzare questo potenziale senza cadere nelle trappole associate all’uso improprio dell’AI, è necessario un approccio equilibrato che promuova l’integrazione etica e critica della tecnologia nel processo educativo. In questo modo, gli alunni saranno meglio equipaggiati per navigare nel mondo digitale in modo responsabile e trarre il massimo beneficio dalle infinite possibilità offerte dall’intelligenza artificiale.

Nell’attuale dibattito sull’impatto dell’intelligenza artificiale sull’educazione, troviamo echi di preoccupazioni passate che riguardavano l’ascesa di Internet e dei motori di ricerca. Nei primi anni 2000, molti temevano che l’accesso semplificato alle informazioni online avrebbe potuto erodere il pensiero critico degli studenti e compromettere le tradizionali metodologie di studio. Queste preoccupazioni, però, hanno spesso omesso di riconoscere la capacità umana di adattarsi e trarre vantaggio dalle nuove tecnologie.

Analogamente a come i motori di ricerca hanno in realtà ampliato le possibilità di apprendimento, consentendo un accesso rapido a una vasta gamma di informazioni, l’AI può essere vista come un ulteriore passo avanti in questa evoluzione tecnologica. Entrambi gli strumenti hanno il potenziale per trasformare positivamente l’educazione, rendendola più accessibile, personalizzata e coinvolgente. Tuttavia, il successo di questa trasformazione dipende dalla capacità degli educatori e degli studenti di integrare questi strumenti in modo critico e consapevole nel processo di apprendimento.

La chiave sta nel riconoscere che né i motori di ricerca né l’AI sono una panacea o una minaccia intrinseca all’educazione. Piuttosto, il modo in cui vengono utilizzati determina il loro impatto. Incoraggiare un approccio riflessivo e critico all’utilizzo dell’AI, proprio come si è fatto con i motori di ricerca, può aiutare gli studenti a sviluppare le competenze necessarie per navigare efficacemente nel mondo dell’informazione digitale.

In definitiva, l’AI, come i motori di ricerca prima di essa, offre sia sfide che opportunità. Affrontando queste sfide con intenzionalità ed etica, e sfruttando le opportunità per arricchire l’esperienza educativa, possiamo assicurare che l’evoluzione tecnologica continui a servire come un potente alleato nell’educazione. L’obiettivo deve essere quello di preparare gli studenti non solo a usare la tecnologia in modo efficace ma anche a pensarla criticamente, garantendo così che siano pronti ad affrontare un futuro in cui l’apprendimento e l’innovazione vanno di pari passo.

Fonti: UnescoForbesUniversità di BolognaUniversità di San DiegoChatGPT

Ho scritto questo articolo nei ritagli di tempo, e in questo breve intervallo, l’AI si è evoluta ulteriormente rilasciando un modello generativo in grado di creare dei video, partendo da un semplice testo descrittivo. I video generati dall’AI spaziano dall’iper realismo all’animazione grafica con una semplicità spiazzante, tanto da suscitare polemiche e dibattiti nel mondo del cinema. Il sistema scolastico italiano, con le sue radici storiche e culturali profonde, nonostante le recenti iniziative per integrare la tecnologia in aula e preparare gli studenti alle competenze digitali, sarà in grado di tenere il passo dell’AI?

SORA AI – generazione di contenuti video – da testo a video.