Ore 9:30 la Sala Vigil Raber, storica sala del comune di Vipiteno, è affollata di alunni appartenenti alle scuole tedesche e italiane che attendono trepidamente l’arrivo di Fiammetta Borsellino, figlia del magistrato siciliano, Paolo Borsellino, ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992, ospite di ARCI Vipiteno, appena fatto il suo ingresso, l’ospite è accolta da un applauso tanto fragoroso quanto entusiasta.

Tutte le alunne e gli alunni presenti guardano con occhi emozionati la figlia di un eroe nazionale. Sono presenti rappresentanti politici e di tutte le forze dell’ordine operanti sul territorio, la direttrice della biblioteca civica di Vipiteno e la Dirigente del nostro istituto.

Fiammetta si siede tra i ragazzi, le piace essere circondata da loro. Così in una calda mattinata di primavera, inizia un appassionato racconto. Fiammetta si sofferma a parlare del papà, della sua lotta alla mafia e di quanta speranza avesse nelle generazioni future, mosso dal desiderio che queste possano rendere il mondo un posto migliore. Fiammetta spiega “la mafia” ai bambini e agli adolescenti presenti, invitandoli a denunciare, a chiedere aiuto agli adulti e a non avere mai paura, riponendo nella scuola la chiave della loro salvezza e della loro libertà

Le domande sono tantissime. Alcune divertenti come “Quando prendevi un brutto voto a scuola, che punizione ti dava papà” oppure “tuo padre sapeva cucinare?” altre più profonde “cosa significa essere la figlia di Borsellino?” oppure “Ti senti protetta dallo Stato?”.

Alla fine di questo fantastico incontro, durante la lettura della lettera che gli alunni hanno scritto per ringraziare Fiammetta, è stato facile vedere nei suoi occhi sincera e fiduciosa commozione.